3 giorni a Napoli: cosa fare e vedere

3 giorni a Napoli: cosa fare e vedere •

Napule è mille culure” cantava Pino Daniele e come non essere d’accordo. Napoli è amore, incanto e passione. Napoli è storia, cultura e tradizioni. Napoli è gioia, energia e calore. La città partenopea si riesce a ritagliare prepotentemente uno spazio nel cuore della gente che la visita. Per tutti è sempre un dolce e bellissimo ricordo. Vedi Napoli e poi muori, dicono. Vedi Napoli e ti innamori, diciamo noi.

Golfo di Napoli e Vesuvio visto da Castel dell'Ovo
Golfo di Napoli visto da Castel dell’Ovo

  TRAVEL BOX

  

  Nazione

Italia

  Valuta

Euro (€)

  Clima

Mediterraneo

  Stagione ideale

Primavera-autunno

  Fuso orario

GMT+1             

  N° min di giorni

3 gg

  Mezzi di trasporto

Raggiungibile con treno o aereo
(Aeroporto Internazionale di Napoli - Capodichino). Metro e bus.

Oggi ti fornirò una lista di consigli e luoghi da vedere, divisi in itinerari giornalieri, della città dell’Italia meridionale più famosa e amata. Ti ricordo che tutte le informazioni relative a musei, visite guidate e ristoranti sono da ricontrollare al momento della vostra prenotazione poiché subiscono continue variazioni causa covid.
Post scriptum: Ricordati anche di far una cosa per la prima volta, come provare il Fiocco di Neve della Pasticceria Poppella, meno famoso della sfogliatella ma forse anche più buono! Io non l’avevo mai sentito nemmeno nominare (mea culpa) ed è stata una bellissima scoperta.

Primo giorno

Il cuore di Napoli è senza alcun dubbio il centro storico con le sue viuzze strette, i palazzi antichi, gli splendidi cortili aperti, i panni stesi al sole e i panieri agganciati alle grondaie. La cosa che farai più spesso camminando per le strade di Napoli, credimi, è stare con il naso all’insù.

Per vivere in maniera autentica la città, il primo giorno deve essere trascorso proprio qui. Essendo amante dell’improvvisazione, però, ti consiglio di segnarti qualche tappa obbligatoria ma di farti comunque guidare molto dall’istinto in questo tour, perché i posti più belli che vedrai saranno quelli che non sono riportati nelle guide turistiche, saranno i vicoli poco conosciuti che ti rapiranno per la loro semplicità e per il loro fascino sospeso nel tempo. 

Strada di Napoli con panni appesi
Panni stesi in una via Napoli

Parlando di vie, una menzione particolare va a via San Gregorio Armeno. Qui è Natale tutto l’anno grazie alle botteghe degli artigiani che con i loro presepi in terracotta attirano turisti da tutto il mondo. Tra i soggetti rappresentati, accanto ai tipici personaggi del presepe napoletano come il pastore Benino, il pescatore, la zingara e i Re Magi, troverai sicuramente la statuetta di Maradona (ora con le ali), Totò, la Royal Family e i Ferragnez.

San Gregorio Armeno

FUN FACT

Si può dire quasi con certezza che la scaramanzia sia nata a Napoli. Il feticcio portafortuna per eccellenza è ‘o curniciell, ovvero il cornetto rosso utilizzato per scacciare il malocchio e per tenere lontana la sfortuna. Ci sono tantissime leggende e credenze a riguardo ma quello che so io è che il corno va sempre regalato e mai acquistato per sé stessi e prima di donarlo al destinatario bisogna pungergli il palmo della mano sinistra con la punta. E se si rompe accidentalmente? Ottimo segno, significa che ha adempiuto al suo dovere di portafortuna e ti ha protetto dalla sfiga.

Spaccanapoli è un’altra arteria viaria iconica del centro storico di Napoli, eletta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. E’ un rettilineo di circa 1 km che comprende 7 strade – tra cui via Forcella e via San Biagio dei Librai – e viene identificato con questo nome perché se visto dall’alto – ad esempio dal belvedere di San Martino – sembra appunto spaccare in due Napoli.

TRAVEL TIP

Se sei appassionato/a di libri e vinili non puoi non fare un giro a Port’Alba. Qui infatti troverai per strada numerore bancarelle e librerie antiche dove acquistare romanzi e 45 giri. Port’Alba si trova nel centro storico di Napoli e congiunge Piazza Dante con Piazza Bellini, nelle immediate vicinanze di “Spaccanapoli”.

In Via San Biagio dei Librai si trova Caffè Ciorfito dove fanno, a mio avviso, uno dei caffè più buoni di Napoli, servito con la famosa cremina dolce al posto dello zucchero, e l’Ospedale delle bambole, un caratteristico laboratorio-ambulatorio dove si riparano bambolotti, orsacchiotti di peluches e altri oggetti dal valore simbolico. Pensato per ridare dignità e vita ai vecchi ricordi, ritengo che questo sia solo un esempio della genialità e inventiva napoletana.

Ingresso Ospedale delle Bambole a Napoli
Ospedale delle bambole – via San Biagio dei Librai

FUN FACT

La tradizione del caffè sospeso è famosa in tutto il mondo. E’ nata a Napoli durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i più abbienti iniziarono a pagare per due tazzine di caffè, pur consumandone solo una, cosicché la seconda poteva essere offerta dal proprietario del bar a chi non se la poteva permettere. Ancora oggi alcuni caffè hanno mantenuto viva la pratica, come il Bar Nilo in via San Biagio dei Librai, dove troverai all’interno anche un altarino dedicato a “El pibe de oro” Maradona. 

Altre tappe obbligatorie del centro storico sono il Duomo di Napoli e il Museo del tesoro di San Gennaro, la cui visita guidata ha un costo di 8 euro, i biglietti possono essere acquistati anche online ed è aperto solo nel weekend (maggiori informazioni sono disponibili sul sito); via dei Tribunali e la vicina piazza Gerolomini dove c’è la prima – e fino al 2019 unica – opera italiana di Banksy “La madonna con pistola”; piazza del Gesù e il Chiostro di Santa Chiara con i capolavori di Giotto e Tino da Camaino.

FUN FACT

Il Duomo di Napoli è un luogo davvero sacro per i suoi abitanti perchè qui, 3 volte l'anno, si assiste ad uno straordinario miracolo: la liquefazione del sangue di San Gennaro contenuto in un'ampolla posta sull'altare maggiore. Nel dicembre del 2020 il prodigio non si è verificato e questo è stato intepretato come un cattivo presagio. 

Napoli Sotterranea è l’escursione giusta per inframmezzare questa giornata di “vagabondaggio” tra le strade di Napoli. In pieno centro storico, in via dei Tribunali, c’è l’ingresso ufficiale per accedere alle grotte del sottosuolo napoletano, risalenti all’epoca romana. 40 metri di profondità tra galleria, tunnel, cunicoli, cave di tufo e musei per 2 ore totali di tour. Il biglietto può essere acquistato anche su alcuni siti online ma non dà diritto al salto della fila e costa 10 euro. Sarà un’esperienza memorabile e un assaggio della storia più antica del nostro Paese. Preparati ad una lunghissima attesa, motivo per cui ti consiglio di andarci in prima mattinata.

A pochi metri di distanza c’è la “Neapolis Sotterrata” che è un’area archeologica, profonda 10 metri, sotto la Chiesa di San Lorenzo Maggiore che però non fa parte del percorso precedentemente descritto.

FUN FACT

A Napoli Sotterranea è legata la leggenda de ‘o munaciello, uno spiritello che abita nel sottosuolo e, attraverso le vie fognarie, entra nelle case dei napoletani manifestandosi in gesti di simpatia, ovvero nascondendo monete e soldi dentro le abitazioni, oppure di dispetto, quindi rompendo oggetti.

Mi raccomando a non confondere Napoli Sotterranea con la Galleria Borbonica, molto più recente poiché risalente al 1850 e commissionato da Re Ferdinando II per fini puramente militari. Per accedere al percorso ci sono tre differenti ingressi: vico del Grottone 4; via Morelli 61 all’interno del parcheggio e via Monte di Dio. Il costo di questo biglietto si aggira intorno ai 10 euro come per Napoli Sotterranea. Info e prenotazioni sul sito dedicato.

TRAVEL TIP 

Ti consiglio comunque di scegliere solo una delle due esperienze underground sopra citate.

Nel pomeriggio ti suggerisco di visitare la Certosa e il Museo di San Martino – il biglietto d’ingresso si può acquistare qui e costa 6 euro – che dista circa 900 metri dalla fermata metro Vanvitelli. Solitamente è aperto tutti i giorni ad eccezione del mercoledì, ma è preferibile controllare su internet prima di programmare la visita. Oltre ad essere lo scrigno di un patrimonio artistico di inestimabile valore fatto di marmi, sculture, arredi, affreschi e dipinti, questo luogo è molto amato dai napoletani e dai turisti per la splendida vista sul Golfo di Napoli. Da qui si riesce a vedere perfettamente anche Spaccanapoli. 

Sempre nei pressi di San Martino, sulla collina del Vomero, si trova Castel Sant’Elmo, la fortezza che domina dall’alto la città di Napoli e che oggi è un centro polifunzionale per attività e iniziative culturali. Il costo del biglietto intero per visitare il castello è di € 2,50. Per maggiori info visita questa pagina.

Spaccanapoli vista da Castello Sant'Elmo
Spaccanapoli vista da Castel Sant’Elmo

DOVE MANGIARE NEL CENTRO STORICO

  • Tandem – Via Giovanni Paladino, 51 – per assaggiare il vero ragù napoletano
  • Leon d’Oro – Piazza Dante, 48 – per assaggiare la genovese
  • Pizzeria Da Michele (quella autentica!) – via Cesare Sersale, 1 – dove fanno solo 3 tipi di pizza: margherita, marinara e margherita con doppia mozzarella. C’è sempre tantissima attesa, quindi consiglio di andarci molto presto (11:30 am).
  • La figlia del Presidente – via del Grande Archivio, 24
  • Da Concettina ai tre santi (Ciro Oliva) – via Arena della Sanità, 7 Bis – pizzeria
  • Pasticceria Capparelli – via dei Tribunali, 327 – per provare il babà più buono di Napoli.
  • Cuccuma Caffè – via San Giovanni Maggiore Pignatelli, 1A – per finire il pranzo con un caffè preparato secondo tradizione (con la caffettiera napoletana).
  • Archivio Storico – via Alessandro Scarlatti, 30 (Vomero). Ideale per aperitivo.
  • Trattoria Vanvitelli – piazza Vanvitelli, 9/c
TRAVEL TIP

Se vai a Napoli non puoi non provare i taralli tipici  "sugna e pepe". Quelli della Panetteria Coppola in Via dei Tribunali, 34 sono davvero buonissimi. Idea originale anche come souvenir. 

Secondo giorno

Cartelli e scritte nei quartieri spagnoli di Napoli
Vicolo dell’Amore – Quartieri Spagnoli

Il secondo giorno a Napoli inizia nel centro storico con la visita al Cristo Velato, una delle più belle e suggestive opere in marmo conservata nel Museo Cappella Sansevero, che attira i turisti di tutto il mondo. Il costo del biglietto è di 8 euro e dal 30 ottobre 2020 si può accedere solo dal venerdì alla domenica. Consiglio la visita accompagnati da una guida.

FUN FACT

La bellezza e la perfezione dell’opera “Cristo Velato”, realizzata partendo da un unico blocco di marmo dall’artista Giuseppe Sanmartino, ha fatto molto scalpore tanto da metterne in discussione le modalità di creazione, ipotizzando che l’artista avesse appoggiato un reale velo di stoffa sulla scultura e con l’aiuto di un alchimista lo avesse marmorizzato.

Una toccata e fuga va fatta anche ai quartieri spagnoli, nati come accampamento temporaneo delle truppe spagnole che invasero la città intorno al 1536. Per molto tempo rimasero i quartieri più poveri e malfamati di Napoli, oggi sono sicuramente quelli più folcloristici e caratteristici. Sicuramente Vico Santa Maria delle Grazie, una piccola traversa di via Toledo nota anche come vicolo dell’Amore, è quello più rinomato e fotografato della città grazie ai cartelloni, molti a forma di cuore, appesi dai commercianti della zona e riportanti strofe di famose canzoni di cantautori napoletani e altre dediche d’amore. 

Nei pressi di via Toledo, una delle strade più importanti di Napoli, c’è anche via Pignasecca dove ogni giorno viene allestito l’omonimo mercato a cielo aperto con tantissime bancarelle di street food.

Scale mobili stazione metro Toledo a Napoli
Stazione Metro Toledo

Come non citare a questo punto la fermata metro Toledo, una delle 11 stazioni dell’arte della linea metropolitana 1 di Napoli. Qui troverai, a ridosso delle scale mobili, un fantastico mosaico sui toni dell’azzurro e straordinari giochi di luce che daranno l’impressione di essere sotto un cielo stellato oppure in mezzo all’oceano.

FUN FACT

Nel 2012, la stazione Toledo è stata premiata come la più impressionante d'Europa dal quotidiano The Daily Telegraph. Insomma, Napoli è imbattibile anche dal punto di vista underground.

Il progetto “Metro Art” degli anni ‘90 nasce con l’intento di rendere più accoglienti e attraenti i luoghi più frequentati della città. Gli spazi interni ed esterni di alcune stazioni della linea 1 e della linea 6 della metropolitana di Napoli hanno accolto, con il coordinamento artistico di Achille Bonito Oliva, circa 200 opere di 100 tra i più prestigiosi autori contemporanei. Oltre alla fermata Toledo consiglio di vedere anche le fermate Materdei, Vanvitelli, Università e Garibaldi. 

TRAVEL TIP 

Poco distante dalla fermata metro Materdei, nel cuore del rione Sanità, c'è il Cimitero delle Fontanelle, uno dei luoghi più suggestivi di Napoli. Ogni sabato e domenica vengono organizzate delle visite guidate pubbliche in gruppo, ma è possibile anche prenotare una visita guidata privata. Info e costi sul loro sito.

Ultime due tappe della giornata sono Piazza del Plebiscito e Palazzo Reale, che si affaccia proprio sulla piazza, in pieno centro storico, a pochi passi dal lungomare. Con una superficie di oltre 25.000 mq è la più grande piazza della città, delimitata dal famoso colonnato e dal palazzo della Prefettura, da Palazzo Salerno, dalla Chiesa di San Francesco di Paola e, come detto prima, da Palazzo Reale.

Piazza del Plebiscito a Napoli
Piazza del Plebiscito

FUN FACT

La regina Margherita, da cui prende il nome la pizza, è nota anche per la sfida che lanciava ai prigionieri di guerra con in palio la libertà. I malcapitati dovevano percorrere bendati i 170 metri tra la porta d'ingresso del Palazzo Reale e le due statue equestri al centro di piazza del Plebiscito. La prova era superata solo se la persona riusciva a passare fra i due cavalli. La leggenda sostiene che nessuno sia mai riuscito nell'ardua impresa a causa di una maledizione della regina Margherita. Anche noi ci abbiamo provato ma abbiamo fallito. E tu?

Qui in zona c’è il “Gambrinus“, il bar più antico della città (1816), un po’ più costoso rispetto alla media della zona ma è una tappa davvero imperdibile; al suo interno c’è anche una bellissima stanza dedicata al mitico Totò. Accanto al Caffè Gambrinus c’è “Il Vero Bar del Professore” (che non ha niente a che vedere con la Casa de Papel) dove, secondo me, fanno il caffè più buono della città.

E la sera? La movida partenopea del centro storico si snoda da Piazza San Domenico fino a Piazza Bellini, passando per Spaccanapoli e Piazza del Gesù. In alternativa si può “far serata” ai famosi baretti di Napoli nella riviera di Chiaia – nello specifico in zona San Pasquale – oppure sul Lungomare fino a Castel dell’Ovo.

TRAVEL TIP 

Sconsigliamo l’utilizzo della macchina per via del parcheggio molto difficile da trovare in centro. Metro e bus riescono a collegare i maggiori punti di interesse e, volendo, ci si può spostare anche in taxi. Se, tuttavia, sei automunito ti segnalo dei parcheggi a pagamento e sorvegliati: Garage Napoli Centro (via dei Fiorentini - metro Toledo); Garage Panorama (via Stendhal - metro Toledo ) e Parcheggio Morelli con ascensore panoramico (via Domenico Morelli - zona Chiaia). Molto comodo anche il servizio online My Parking.

DOVE MANGIARE NEI QUARTIERI SPAGNOLI

  • Trattoria da Nennella – Vico Lungo Teatro Nuovo, 103 – provare la pasta e patate con provola
  • Osteria Il Gobbetto – Via Sergente Maggiore, 8 – trattoria a conduzione familiare famosa non solo per la bontà della sua cucina ma anche per l’ arredamento e il personale vestito con abiti dell’antica tradizione partenopea. (Michelin 2021)
  • Pizzeria ‘Ntretella – Vico Maddalenella degli Spagnoli 19 – assaggiare la Montanara (pizza fritta) con la genovese
  • Pintauro – Via Toledo, 275 – per mangiare la sfogliatella migliore della città.

Terzo giorno

In un weekend lungo a Napoli non può mancare la visita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (fermata metro Museo – linea 1) che si rinnova ciclicamente ospitando mostre e artisti diversi. Il prezzo del biglietto intero è di € 10, maggiori informazioni e gratuità qui.  

FUN FACT

All’interno del MANN, c’è una sezione chiamata Gabinetto Segreto dove sono esposti reperti a sfondo erotico e sessuale (sale 62 e 65, piano ammezzato). Per molti anni ne è stato vietato l’accesso, censurando così questa forma d’arte, poi con l’arrivo di Garibaldi fu consentita l’apertura al pubblico della collezione più particolare del Museo.

A circa 600 metri dal Museo, in via Vergini 19 (Rione Sanità), potrai vedere il Palazzo monumentale dello Spagnuolo, uno splendido esempio dello stile Rococò e sicuramente un luogo insolito e meno convenzionale da visitare e instagrammare. Non a caso è stato scelto come set cinematografico di tantissimi film come “Il Giudizio Universale” di Vittorio De Sica e della serie tv Gomorra.

Next stop: Lungomare. Forse uno dei più belli d’Italia, il Lungomare di Napoli si estende per circa 3 Km e comprende 4 strade (via Nazario Sauro, via Partenope, via Caracciolo e via Mergellina).

Lungomare di Napoli e Vesuvio

Passeggiando sul Lungomare si possono ammirare le più grandi icone della città, come il Vesuvio (Lungomare Partenope), un vulcano attivo e forse il più studiato e pericoloso al mondo; l’isola di Capri (Lungomare Caracciolo); Castello dell’Ovo (Lungomare Partenope), il castello più antico del capoluogo, a picco sul mare e visitabile gratuitamente tutti i giorni.

FUN FACT

Il nome Castel dell’Ovo deriva dalla leggenda secondo cui il poeta Virgilio avrebbe nascosto nelle “segrete” della fortezza un uovo, posizionato in un contenitore pieno d’acqua protetto da una gabbia di ferro. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di terribili catastrofi alla città di Napoli. Nessuno ovviamente ha mai trovato questo uovo. 

A pochi passi dal Lungomare, in via Vittorio Emanuele III, si trova anche Castel Nuovo, oggi adibito all’allestimento di eventi culturali e sede del Museo Civico, uno dei simboli di Napoli e di straordinario fascino e bellezza. E’ visitabile dal lunedì al sabato al costo di 6 euro. Solo la domenica è possibile accedere al percorso archeologico guidato e alla terrazza panoramica al prezzo di un biglietto di 10 euro.

FUN FACT

Castel Nuovo è noto anche come Maschio Angioino. Il Maschio è il torrione principale di un castello, quello più protetto dove si rifugiava il castellano con la sua famiglia durante gli assedi. Angioino deriva da Carlo I d’Angiò, che nel 1266 sconfisse gli Svevi e fece di Napoli la capitale del suo Regno.

Castel Nuovo d Napoli
Castel Nuovo, noto anche come Maschio Angioino

TRAVEL TIP 

Se hai visto il capolavoro del regista Ferzan Özpetek “Napoli velata” avrai sicuramente notato le inquadrature di un’incantevole scala elicoidale in marmo. E' quella di Palazzo Mannajuolo in via Filangieri (Quartiere Chiaia), poco lontano da Lungomare Caracciolo. Uno dei migliori esempi di architettura Liberty a Napoli.

In alternativa, per terminare l’ultima bellissima giornata a Napoli, ti suggerisco di andare a Posillipo, il quartiere panoramico della città e uno dei più raffinati e romantici. Situato su una collinetta con vista sul Golfo, il promontorio di Posillipo parte dalla zona di Mergellina, alla fine del quartiere Chiaia, e sale fino a Capo Posillipo ed è raggiungibile con la Funicolare e diversi bus (C27 o C31).

I migliori punti panoramici qui sono via Orazio, via Petrarca e, ovviamente, la terrazza che si trova davanti alla Chiesa di Sant’Antonio e che può essere raggiunta solo attraverso le 13 discese, ovvero le rampe che collegano Posillipo al mare. Bellissimo anche il panorama dal Parco del Virgiliano, dove si riesce a scorgere facilmente Ischia, Procida, Capri e l’isolotto di Nisida, inaccessibile in quanto ospita un carcere minorile.

FUN FACT

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Golfo di Napoli con Vesuvio visto da Posillipo
Golfo di Napoli visto da Posillipo

TRAVEL TIP 

Non bisogna confondere il Parco del Virgiliano con Parco Vergiliano, vicino alla Chiesa di Santa Maria in Piedigrotta, dove si trovano la tomba del sommo poeta Virgilio e di Giacomo Leopardi. Sono due parchi diversi, posti in due zone differenti di Napoli.

DOVE MANGIARE

  • Antonio & Antonio – via Partenope, 26 – sia ristorante che pizzeria
  • Zi Teresa – passaggio Castel dell’Ovo, 1 (baia Borgo Marinari) – pesce
  • Gino Sorbillo – via Partenope, 1 – anche qui, come “Da Michele” c’è molta attesa. La sua sede storica però è in via dei Tribunali, 32.
  • Palazzo Petrucci – ristorante stellato a Posillipo.
  • Gran Bar Riviera – Riviera di Chiaia, 181 – per dolce e caffè
  • Transatlantico – via Luculliana, 15 (vista mare, vicino Castel dell’Ovo)

Se la cucina italiana è, con consenso unanime, la più buona del mondo, più difficile è scegliere la migliore a livello regionale, ma sicuramente la tradizione culinaria napoletana si contende questo scettro. Vediamo insieme quali sono i suoi piatti tipici e cavalli di battaglia!

TRADITIONAL FOOD

  • Cuoppo (street food) - involucro di carta forno arrotolato a cono riempito con il classico fritto napoletano (zeppoline, crocchè, mozzarella in carrozza - pane in cassetta ripieno di mozzarella e fritto - arancino e frittatina)

  • Frittatina di pasta - la migliore è quella della pizzeria Di Matteo in via dei Tribunali, 94

  • Pizza margherita

  • Pizza fritta o montanara

  • Ragù

  • Genovese - ragù bianco di carne con cipolle

  • Pasta 'e patan (patate)

  • Spaghetti con i frutti di mare

  • Friarielli (infiorescenze appena nate della cima di rapa), zucchine alla scapece e papaccella 'mbuttunata 

  • I dolci: sfogliatella riccia o frolla, babà, pastiera, biscotto all'amarena e chi più ne ha più ne metta

  • La graffa e il cornetto ischitano con crema e amarena

Tavola apparecchiata da Tandem a Napoli
Ragù, fratelli e polpette al sugo di Tandem

#WHATSINYOURSUITCASE

  • Scarpe comode perché si cammina molto

  • Occhiali da sole anche in inverno

  • Tanta voglia di mangiare perchè a Napoli la parola "dieta" non esiste! 

Ti è piaciuto questo tour di Napoli? Hai imparato qualcosa di nuovo che non sapevi? Faccelo sapere nei commenti…

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