Un Natale nei borghi del Salento

Un Natale nei borghi del Salento 

Il Salento è una terra splendida, in grado di offrire momenti di relax, divertimento e scorci mozzafiato sia d’estate che d’inverno: è questa la grande lezione che ho imparato trascorrendo qui tutto il periodo natalizio. Il più delle volte diamo per scontato quello che ci sembra a portata di mano. Quante volte anche tu hai detto “tanto ci posso andare quando voglio”, continuando a procrastinare. Scrivendo il primo post “Salento d’inverno” – che ti consiglio di leggere a completezza di questo articolo – mi sono resa davvero conto di quanti luoghi della mia terra d’origine acquistino un fascino particolare proprio nella stagione più fredda dell’anno. Mi piaceva quindi l’idea di continuare il mio racconto, fornendoti altri spunti per itinerari giornalieri nel Salento nel periodo natalizio.

ITINERARIO MAYA

Questo itinerario è molto particolare perché prevede la visita di tre paesi – Martina Franca, Locorotondo e Cisternino – molti vicini tra di loro, eppure appartenenti a tre province diverse.

Martina Franca (TA)

Partiamo da Martina Franca, un’incantevole città della Valle d’Itria in stile barocco. La migliore rappresentazione del barocco martinese è senza dubbio la maestosa Basilica di San Martino, bellissima anche al suo interno. Passando per piazza Roma, si può visitare poi Palazzo Ducale, dove è allestito anche il Museo del bosco delle pianelle, Palazzo Nardelli e Palazzo Barnaba.

Trulli di Martina Franca
Trulli

Nonostante il paese dei trulli per eccellenza sia Alberobello, anche a Martina Franca potrai vedere le tipiche strutture coniche in pietra, chiamate qui “casedde” e situate fuori dalla zona urbana. 

FUN FACT

Il proverbio “a san Martino, ogni mosto diventa vino” è famoso in tutta Italia. L’11 novembre, giorno di San Martino, coincide infatti con la fine del raccolto. I mosti messi da parte durante la vendemmia, in questa data, sono ormai diventati vini novelli e, dunque, possono essere degustati per la prima volta. Non molti sanno però che San Martino è associato al vino anche perché si dice abbia replicato il miracolo di Gesù della trasformazione dell’acqua in vino.

Locorotondo (BA)

La seconda tappa della giornata è Locorotondo, un piccolo borgo in provincia di Bari, ufficialmente fuori dalla circoscrizione del Salento, ma talmente caratteristico da poter essere considerato l’eccezione alla regola di questo post. Con un fascino sospeso nel tempo, anche d’inverno è in grado di incantare il turista. 

Stradina con addobbi natalizi a Locorotondo
Decorazioni natalizie a Locorotondo

Locorotondo è famoso per le tipiche abitazioni con il tetto spiovente dette “cummerse”. 

Visitando a piedi il centro storico, tra uno scorcio pittoresco e l’altro, potrai vedere la Chiesa di San Rocco, Palazzo Morelli e la Torre dell’Orologio, da cui è possibile godere di una splendida vista su tutta la Valle d’Itria.

Cisternino (BR)

Infine, spostandoti in provincia di Brindisi, troverai Cisternino, la patria delle bombette. Città definita “slow food” per la conservazione delle sue tradizioni gastronomiche e la tutela delle produzioni locali, come la carne. 

TRAVEL TIP 

Ti suggerisco di cercare parcheggio in via Dante e dirigerti a piedi verso il centro storico che inizia da Corso Umberto I.

È qui che nasce il concetto di macelleria-boutique, locali in cui si seleziona la carne dal bancone – come in macelleria – e poi questa viene cotta e servita al tavolo. Tra i monumenti da visitare ti segnalo la Chiesa di San Nicola, la Torre Grande risalente all’epoca aragonese e la Torre dell’Orologio.

FUN FACT

Secondo la profezia Maya, Cisternino sarebbe stato uno dei pochi posti del mondo ad essere risparmiati dall'apocalisse del 21 dicembre 2012. Questo diede tanto risalto al piccolo borgo pugliese tanto da vedere un picco delle prenotazioni

DOVE ANDARE A MANGIARE?

ITINERARIO ULIVO

L’ulivo è senza dubbio il simbolo del Salento. La schiera di alberi secolari dalle chiome argentate e i tronchi intrecciati, i muretti a secco e la terra rossa compongono la tipica “cartolina dal Salento” e un panorama che, nell’immaginario collettivo, è tipico della macchia mediterranea. Il loro inestimabile valore e fascino poetico hanno fatto sì che l’UNESCO li riconoscesse come “patrimonio dell’umanità”. 

Ci sono borghi che, più di altri, sono noti per la presenza di bellissimi esemplari di ulivo secolari. Vedrai quali sono in questo itinerario molto naturalistico, ma ricorda che nel 2013 la maggior parte di questi esemplari è stata attaccata dalla xylella – il batterio killer degli ulivi – che ne ha provocato la morte, lasciando solo lo scheletro spoglio.

Strudà

Le campagne di Strudà, in provincia di Lecce, sono la dimora di alcuni antichissimi ulivi, con tronchi del diametro di oltre 3 metri e altezze che possono superare i 10 metri. La particolarità degli ulivi, si sa, è la forma del tronco, sempre diversa in ogni specie. A Strudà , nei pressi della Masseria Visciglito, potrai ammirare “Il Faraone”, “Il Serpente”, “Il Barone e la Baronessa, “La Testa” e “La Cascata”, ulivi giganti rinominati in questo modo dagli abitanti del posto. 

Ulivo secolare rinominato da me “La farfalla”

Ti sfido a riconoscere da solo questi esemplari e, perché no, inventare tu dei nuovi nomi. Ricorda ti scattare poi delle foto e taggare @thelibratravels su Instagram.

TRAVEL TIP 

Da via Osanna (Strudà), imposta il navigatore per "Masseria Visciglito". Lungo la strada troverai una croce, qui dovrai girare a sinistra e proseguire dritto. Poco più avanti, sulla destra troverai i primi giganteschi alberi di ulivo.

A Vernole, di cui Sturdà è frazione, invece si trova “La Regina”, un ulivo di circa 1400 anni e il tronco con una circonferenza di 14 metri, dedicato nel 2012 a Michelle Obama. 

L’Ulivo più antico d’Italia – anche più vecchio del Colosseo – si trova però nelle campagne di Borgagne, a circa 12 km di distanza da Sturdà. 

Otranto

La breve tappa campagnola a Strudà anticipa la vera meta della giornata, Otranto, la perla del Salento, una bellissima fortezza costruita sull’acqua. Il periodo natalizio rende estremamente suggestivo il borgo più ad est d’Italia. Passeggiare nel dedalo di stradine del centro storico, affacciarsi dalle balconate dell’antica fortezza e ammirare il mare sarà un’esperienza appagante.

Veliero ormeggiato nel porto di Otranto
Dettaglio navale – Porto di Otranto

Mostre e mercatini d’artigianato nel centro storico ti faranno letteralmente girare la testa data la loro bellezza. Il Castello Aragonese e la Cattedrale, i fiori all’occhiello della città, vengono avvolti dalla magia del Natale diventando ancora più affascinanti. Sul pavimento della Cattedrale potrai ammirare un gigantesco mosaico raffigurante l’albero della vita; tra i suoi rami si possono riconoscere le rappresentazioni dei segni zodiacali, Libra compresa! 

Dettaglio mosaico pavimento Cattedrale Otranto
Mosaico – Cattedrale d’Otranto

FUN FACT

Il pavimento musivo della Cattedrale di Otranto è il più grande d’Europa.

Tricase

Tricase, poco più a sud di Otranto, è la patria del presepe vivente. Qui ogni anno, da più di trent’anni, viene riprodotta la Betlemme dell’anno 0, con la Natività, i mestieri di una volta come i fabbri, falegnami, filatrici e contadini, attirando turisti da tutta Italia. Oltre 200 figuranti e un percorso di circa 2 Km. Purtroppo nel 2020 non è stato allestito poiché non si sarebbero potute rispettare le distanze di sicurezza.

Natività rappresentata in un presepe vivente
Presepe vivente

Molto bello da visitare anche il centro storico con le sue case a corte e Piazza Pisanelli, il Castello dei Principi Gallone, il Castello di Lucugnano, la Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria, la Chiesa barocca di San Domenico e la Chiesa di San Michele Arcangelo (una delle 7 perle dell’architettura leccese).

Qui a Tricase si trova uno dei più antichi alberi d’Italia: la Quercia Vallonea. Essa ha ben 700 anni di vita e per questo motivo, è stata dichiarata monumento botanico. Un altro esemplare di questa specie è a Corigliano d’Otranto e ne ho parlato qui.

DOVE ANDARE A MANGIARE?

ITINERARIO PRIMITIVO

Manduria

La città del vino primitivo ha un fascino senza tempo. Cinta da fossati e mura megalitiche, Manduria ha un centro storico molto caratteristico. Tra le bellezze architettoniche da scovare c’è il Fonte Pliniano, il Castello Imperiali-Filotico che domina piazza Garibaldi e il Ghetto ebraico. Molto particolare e unico nel suo genere è il Calvario di Manduria, un monumento nei pressi dei giardinetti pubblici della città che racconta la Passione di Cristo. Realizzato da Giuseppe Greco con frammenti di ceramiche, maioliche e porcellane di varie epoche e colori.

TRAVEL TIP 

Se ti trovi in questo borgo non puoi non fare visita alle cantine e ai vigneti del posto e concederti una degustazione dei vini locali. La Cantina Produttori di Manduria offre un viaggio indietro nel tempo. Sarai inebriato dal profumo del vino e potrai accedere al Museo della Civiltà del Vino primitivo, un percorso tra le vecchie cisterne ipogee della cantina.

Taranto

Taranto deve purtroppo la sua fama allo stabilimento dell’ILVA, l’acciaieria più grande d’Europa e alle sue emissioni inquinanti che hanno provocato nel tempo la morte di centinaia operai e abitanti della città. Prima di questa terribile pagina di cronaca, Taranto era per tutti solo la capitale dell’antica Magna Grecia, la città del Castello Aragonese a picco sul mare e del Tempio di Poseidone.

Taranto – Castello e palazzi

Il mio consiglio è di lasciare a casa i pregiudizi e le paure e goderti un piccolo tour in questa splendida città, patria delle cozze.

La parte più antica di Taranto – la mia preferita – si trova su una piccola isola, collegata con la terra ferma da due ponti: il Ponte Girevole e il Ponte Punta Penna. Da visitare assolutamente anche il MARTA, Museo Archeologico Nazionale di Taranto e la Chiesa di San Cataldo. Non farti scappare anche una passeggiata sul lungomare al tramonto, quando il cielo si infiamma d’arancione…ed è magia.

DOVE ANDARE A MANGIARE?

ITINERARIO LUX

Maglie

Boutique, negozi di moda, empori di artigianato e pasticcerie a perdita d’occhio. Il centro storico di Maglie è piccolo ma curato nei minimi dettagli. Dopo Lecce, a mio avviso, Maglie è il miglior compromesso per chi vuole vivere in una città in cui non manca nulla, vivace e posizionata strategicamente. Maglie è abitata dalle famiglie più nobili e aristocratiche della zona e ha dato i Natali ad Aldo Moro.

TRAVEL TIP 

Se sei goloso o vuoi semplicemente comprare delle belle confezioni di cioccolato da regalare ti consiglio un pit stop nello show room di Maglio (via S. Giuseppe), il re del cioccolato salentino.

Maglie – Christmas edition 2020

Nel periodo natalizio Maglie dà il meglio di sé. Candido, il negozio di abbigliamento più famoso del paese, si colora di luci e addobbi, come se fosse un lussuoso hotel di New York City. Piazza Aldo Moro, il centro del paese, ospita ogni anno l’albero di Natale e la grotta della natività. 

Tra i monumenti più belli del centro storico spicca Palazzo Capece, oggi sede del Liceo classico della città. 

TRAVEL TIP 

Nel post “Salento d’Inverno” ti consiglio di alloggiare a Lecce. Un’ottima alternativa, soprattutto se conosci già Lecce e vuoi provare un’altra sistemazione, è il Relais Corte dei Granai a Maglie. Ogni stanza è un pezzo unico, interamente realizzata in pietra leccese. Un ambiente davvero da sogno. 

Santa Maria di Leuca

Una passeggiata al tramonto sul lungomare di Santa Maria di Leuca è sempre una buona idea, meglio ancora se per arrivarci si percorre la litoranea Otranto-Leuca, un bellissimo balcone sul mare. Qui, dove il mare Adriatico e il mare Ionio si incontrano, c’è anche un bellissimo Santuario da visitare, quello di Santa Maria di Leuca o De Finibus Terrae. Leuca è famosa anche per le sue ville, tra cui Villa Fuortes, Villa Colosso, Villa Pia e Villa Romasi

Non è necessario che sia estate per ammirare quello che è considerato uno degli spettacoli della natura più belli del Salento: il Canale del Ciolo, una gola stretta che si affaccia sul mar Adriatico, sormontata da un ponte di oltre 30 metri, sotto cui degrada una caletta di sabbia bianca.

Faro di Santa Maria di Leuca
Faro di Santa Maria di Leuca

Hai mai visto l’incontro tra due mari? E’ una lunga linea che divide le acque in due sezioni di diverso colore, blu scuro e blu chiaro. Questo fenomeno è dovuto alla diversa salinità dei due fluidi che si incontrano. Ti sfido a fotografare questo spettacolo unico e raro, osservabile in pochissimi altri luoghi nel mondo (Alaska, Nuova Zelanda e Grecia).

Scorrano

La capitale mondiale delle luminarie? Scorrano, un altro piccolo e delizioso borgo in provincia di Lecce da visitare tassativamente di sera.

Dettaglio lampadine di una luminaria a Lecce
Luminaria salentina – Dettaglio

Dall’8 dicembre al 6 gennaio, le strade della città esplodono di giochi di luce e colori in uno spettacolo che rimarrà impresso nei tuoi occhi per sempre! 

Le sue imponenti architetture luminose – esportate ormai in tutto il mondo – sono realizzate a mano ogni Natale da famosi artigiani del posto e hanno ispirato la sfilata Cruise di Dior allestita a Luglio 2020 a Lecce.

Come spesso accade per i borghi famosi per qualcosa in particolare, in questo caso le luminarie, può succedere che le altre bellezze architettoniche vengono oscurate. Un esempio? Palazzo Veris, Palazzo Frisari e Porta Terra, l’unica testimonianza dell’antica cinta muraria che proteggeva la città medievale.

DOVE ANDARE A MANGIARE?

FUN FACT & BOOK

 Se ti piace leggere, ti consiglio i libri di Catena Fiorello “Casca il mondo, casca la terra” e “L’ amore a due passi” ambientati nel Salento, che descrivono in modo superbo la vita quotidiana e i paesaggi del tallone d’Italia.

Il soundtrack giusto per questa vacanza? La playlist “Salento d’inverno“.

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  • Crema mani e burro cacao

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