Biennale di Venezia 2022: i padiglioni da non perdere

•Il latte dei sogni: guida alla Biennale Arte 2022•

scritta italia su prato
Esterno Padiglione Italia – Arsenale – Biennale Arte 2022

Fino al 27 novembre 2022, Venezia ospiterà la 59^ edizione della Biennale Arte, una delle più famose esposizioni artistiche internazionali che attira turisti, curiosi e appassionati da tutto il mondo. Il latte dei sogni è il titolo della Mostra di quest’anno e fa riferimento al libro di fiabe illustrate di Leonora Carrington, che racconta di mondi e creature oniriche che nascono dall’ibridazione uomo-animale-robot. L’esposizione è divista in tre aree tematiche: la rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosi; la relazione tra gli individui e le tecnologie; il legame tra i corpi e la Terra.

Come ogni anno, anche nel 2022 la Biennale Arte di Venezia è stata allestita in due aree principali: Arsenale e Giardini Reali. Per acquistare i biglietti ( 25 intero) clicca qui. Ecco le installazioni e le partecipazioni nazionali che ci sono piaciute di più e che, secondo noi, non puoi assolutamente perdere!

TRAVEL TIP

Puoi decidere - ed è consigliato - di visitare Arsenale e Giardini anche in giorni diversi. Il biglietto è valido fino alla fine della Biennale, ma è consentito un solo ingresso per location.

Considera che per visitare con calma tutto il percorso dell'Arsenala ci vorranno circa 4/5 ore; per la visita ai Giardini noi abbiamo impiegato invece circa 3 ore e mezza, saltando qualche padiglione. 

ARSENALE DI VENEZIA

dipinto semaforo
Jamian Juliano-Villani, Shut Up, The Painting (2018)

Le interpretazioni del tema Milk of Dreams posizionate all’interno dell’Arsenale che ci hanno colpito di più sono quelle di:

  • Roberto Gil De Montes, il pittore messicano contemporaneo che fa dell’ironia e della stravaganza il suo cavallo di battaglia, ad esempio sostituendo la sinuosa dea del dipinto Nascita di Venere di Botticelli con un giovane pescatore sdraiato nella conchiglia oppure capovolgendo i soggetti dei suoi quadri.
  • Jamian Juliano-Villani, i cui dipinti pop attirano l’attenzione dell’osservatore facendo leva sull’umorismo. L’artista definisce il suo processo creativo “photoshop dei poveri” poiché attinge da un repertorio di immagini tratte da film, meme, cartoni animati e storia dell’arte.
  • Barbara Kruger ha sfruttato lo spazio a disposizione per comunicare in modo diretto con il visitatore, attraverso video, espressioni di comando scritte a caratteri cubitali, emoji e la potenza del contrasto bianco/nero. Senza dubbio, uno dei corner più instagrammabili della Biennale Arte 2022.
  • Tetsumi Kudo, l’artista giapponese che utilizzava spesso i colori fluorescenti per conferire un’ aura high tech alle forme naturali, come nel caso dei luminosi Flowers esposti alla Biennale Arte 2022.
  • Precious Okoyomon, che realizza le sue sculture con materiali vivi, in crescita o in decomposizione, tra cui terra, rocce, acqua e lepidotteri. All’interno di una stanza dell’Arsenale ha ricreato un campo di piante selvatiche che fa da sfondo alle sue opere.
  • Sandra Mujinga e la sua stanza illuminata da neon verdi che regala un’esperienza immersiva.
  • Elias Sime che utilizza cavi elettrici, microchip e componenti hardware per computer per realizzare le sue installazioni che da lontano sembrano semplici tele ricamate.

PADIGLIONE CENTRALE

Tra le meravigliose e particolari installazioni che consigliamo di vedere all’interno del Padiglione Centrale ce ne sono due che meritano davvero di essere viste:

  • quella di Alexandra Pirici, artista e coreografa rumena che trasforma gruppi di performer in “sculture viventi” che si muovono e cantano in un continuum, senza nessuna linea narrativa, né inizio né fine. La sua opera per Biennale Arte 2022 si chiama Encyclopedia of Relations e descrive attraverso il movimento la complessità delle relazioni collettive.
  • Elephant di Katharina Fritsch. Le sue opere sono estremamente realistiche, imponenti e pregne di significati da interpretare.

PADIGLIONE MALTA

Un’installazione ipnotica: Diplomazija Astuta reinterpreta la pala d’altare maltese di Caravaggio Decollazione di San Giovanni Battista sfruttando la tecnologia a induzione. Gocce d’acciaio fuso precipitano dal cielo, ad un ritmo ben preciso, all’interno di sette vasche rettangolari riempite d’acqua, ognuna delle quali rappresenta un soggetto della Decollazione. La brutalità dell’esecuzione di San Giovanni è senza dubbio interpretata in un modo assolutamente originale e insolito.

Dove: ARSENALE

PADIGLIONE ITALIA

Interno Padiglione Italia – Arsenale – Biennale Arte 2022

L’installazione del Padiglione Italia narra del difficile equilibrio tra Uomo e Natura, del bilico tra i sogni e gli errori del passato e le prospettive del futuro. La prima parte, Storia della Notte, è un viaggio negli ultimi decenni di storia del nostro Paese, segnato dal fallimento della civiltà industriale: una fabbrica abbandonata, la casetta del custode, una vetrata che affaccia su una stanza con decine di macchine da cucire inutilizzate. Percorrendo un corridoio, si passa alla seconda parte dell’installazione, Destino delle Comete, un molo industriale immerso nell’oscurità, illuminato solo da fioche lucciole in lontananza che simboleggiano la speranza di una rinascita.

Dove: ARSENALE

PADIGLIONE BRASILE

Installazioni del Padiglione Brasile – Giardini della Biennale

Sicuramente uno dei padiglioni più scenografici di Biennale Arte 2022. L’artista trasforma i detti popolari e i proverbi in opere d’arte e immagini. Ad esempio, due grandi orecchie poste all’ingresso e all’uscita del Padiglione alludono all’espressione popolare “entrare da un orecchio e uscire dall’altro”. Oppure, un enorme pallone gonfiabile rosso che esce da una bocca attaccata al soffitto fa riferimento al modo di dire “avere il cuore in gola”. Prova tu a capire le altre associazioni!

Dove: GIARDINI DELLA BIENNALE

PADIGLIONE COREA

Chroma V – Yunchul Kim

Considero le mie opere come esseri viventi”: all’interno del padiglione avveniristico coreano, l’artista Yunchul Kim ha creato un vero e proprio ecosistema dove le installazioni mutano continuamente e si condizionano a vicenda. C’è una testa (la scultura Argos), una spina dorsale gigante (Chroma V) che si muove e ad ogni contorsione i colori delle 382 celle che ne costituiscono le articolazioni mutano, e un cervello (Argos – The Swollen Suns) che fa rumore e lampeggia ed è composto da da 246 tubi Geiger-Muller. Questo è senza dubbio uno dei padiglioni più stupefacenti della Biennale Arte 2022.

Dove: GIARDINI DELLA BIENNALE

PADIGLIONE POLONIA

Padiglione Polonia – Progetto di Małgorzata Mirga-Tas

Questo padiglione ci ha conquistato perché nelle opere esposte, dodici pannelli di tessuto, sono raffigurati anche i segni zodiacali e, ovviamente, noi siamo andate alla ricerca della nostra Libra. Il progetto, ispirato a Palazzo Schifanoia, espande gli orizzonti della storia dell’arte europea integrando rappresentazioni della cultura rom, spesso ignorata.

Dove: GIARDINI DELLA BIENNALE

PADIGLIONE GRAN BRETAGNA

Un padiglione dove è la musica a fare da protagonista. Sonia Boyce ritrae incontri sociali intimi che esplorano dinamiche interpersonali, le sue opere sono create con immagini e voci catturate nel corso di eventi da lei stessa promossi. La mostra Feeling Her Way è costituita da carte da parati vivaci, strutture geometriche dorate e video. L’opera centrale mostra delle vocalist di colore britanniche mentre si incontrano, improvvisano e cantano a cappella, insieme per la prima volta.

Dove: GIARDINI DELLA BIENNALE

Padiglione Gran Bretagna – Installazione di Sonia Boyce

Se vuoi sapere cosa fare e dove mangiare a Venezia, devi assolutamente leggere questo articolo.

Per avere ulteriori informazioni sulle partecipazioni nazionali clicca qui; per scoprire il significato di tutte le interpretazioni artistiche del tema “latte dei sogni” leggi qui.

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